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36 anni dopo l’avoir ritiro, l’Italie veut reintroduire le nucléaire

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36 anni dopo l'avoir ritiro, l'Italie veut reintroduire le nucléaire

La centrale nucléaire inachevée de Montato di Castro en Italie / Immagine: Wikimedia, Montage: RE.

L’Italie a cessé d’exploiter ses Centrales nucléaires depuis maintenant plus de tre decenni. Oltre all’obiettivo di privilegiare un mix meno carbonioso e più diversificato, prevede nuove fonti di rinnovamento con questa fonte di energia. In questa ottica, il paese aficiellement è circondato da discussioni sulla reintegrazione del nucleo.

Per raggiungere il suo obiettivo di neutralità del carbonio all’orizzonte del 2050, l’Italie prevede una profonda trasformazione del suo mix energetico. Incorporando progressivamente le fonti di rinnovamento, elle prévoit d’abbandonner de manière successive le charbon, le pétrole et le gas. Tuttavia, di fronte all’importanza della domanda energetica e alla variabilità della produzione olienne, solare e persino idroelettrica, il paese prevede di reintrodurre il nucleare.

Pour rappel, nel 1987, l’Italie avait choisi d’abandonner l’énergie nucléaire en fermant ses quatre centres esistententes et en arrêtant un Grand projet en cours. Questa risoluzione è stata motivata da un referendum ampiamente influenzato dall’emozione mondiale seguito all’incidente della Centrale di Tchernobyl nel 1986. tététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététététété tététététététététététététététététété di Chernobyl

Nel 2011 – autre année noire pour le nucléaire – e malgré les ambitions gouvernement de réintroduire l’atome, les citoyens Italiens avaient réaffirmé leur anti-lars d’un secondo référendum réfirmé. Tuttavia, quest’anno segna un possibile tour. A maggio la Camera dei Deputati ha approvato una mozione favorevole ad un possibile ritorno all’energia nucleare, impegnando lo Stato a sostenere la ricerca in questo ambito. Suite à cet agreement, il governo, così come gli attori della filiera, sono coinvolti dibattiti.

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Una «Piattaforma nazionale per un’energia nucleare durevole»

Facendo aux défis de la décarbonation et de la securité énergétique, l’Italie mise sur una diversificazione delle sue fonti di energia, integrando notament le nucléaire. In questa prospettiva, il Ministero dell’Ambiente ha anche creato la «Piattaforma nazionale per il nucleo durevole». La première réunion des membres, diretta dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, s’est tenue le 21 September dernier.

La piattaforma riunisce diversi attori del settore: enti pubblici, università, associazioni scientifiche, investitori nel settore nucleare ed esperti in sicurezza e smantellamento nucleare. Elle deve stabilire le direttive Claire su una durata previsionale di nuovi mesi, e concepire una strategia per il ritorno progressivo del nucleo come è stato uno dei pilastri energetici. Oltre la definizione di direttive, la piattaforma ambiziosa da mettere in atto un piano d’azione e suivi rigorosi. Un desiderio essenziale della sua missione consiste anche nel sensibilizzare ed educare il grande pubblico per una migliore comprensione e accettazione sociale del nucleo.

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T Nuove tecnologie nucleari

Nella sua strategia, l’Italia non si concentra esclusivamente sui progressi tecnologici in materia nucleare. Ainci, Les Centrales de Troisieme Generation Seront Ecarties. À la place, la Botte porte un vif intérêt aux petits réacteurs modulaires (SMR o piccolo reattore modulare). Queste unità, progettate e preassemblate in fabbrica prima di essere installate in cantiere, avranno una potenza compresa tra 50 e 300 MW. Elles se distinguent par leur faible cost et des délais de costruction band comme nettement réduits par rapport aux centrales conventionelles.

L’Italia prevede aussi l’intégration de réacteurs de quatrième Génération, vantés pour leur sécurité renforcée et leur moindre production de déchets comparée aux réacteurs plus anciens. La fusione nucleare fait également Parti des Technologies que le gouvernement souhaite promotore.

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Senza sorpresa, questo risultato non è stato tardivo per sostenere le reazioni della parte degli ecologisti che hanno rapidamente manifestato il loro disaccordo. Gli oppositori mettono l’accento sui costi elevati associati agli investimenti nell’energia nucleare, suggerendo che questi sono insostenibili per le famiglie e le imprese italiane. Evocano anche l’assenza di soluzioni concrete legate alla gestione dei rifiuti radioattivi. Inoltre, uno dei rappresentanti sottolinea che questa decisione non rispetta la volontà popolare, ricordando i referendum svoltisi nel 1987 e nel 2011, quando votò la maggioranza degli italiani.

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