Il Giro d’Italia ha inasprito le regole della corsa COVID-19 dopo che Remco Evenepoel è risultato positivo al virus, con maschere facciali ora obbligatorie come ingresso, traguardo e controlli antidoping per proteggere i corridori.
L’UCI ha rimosso il suo protocollo COVID-19 all’inizio della stagione 2023 e gli organizzatori e le squadre della gara hanno seguito l’esempio. I corridori non sono più soggetti a test obbligatori prima e durante le gare, poiché mascherine, distanziamento e altre restrizioni sono state in gran parte abbandonate.
Le squadre hanno seguito le proprie regole interne, con corridori e personale Jumbo-Visma che indossavano mascherine nella prima settimana del Giro d’Italia. La maggior parte delle squadre dovrebbe ora introdurre regole più rigide, con Geraint Thomas che conferma che Ineos Grenadiers tornerà alle regole seguite dalla squadra durante l’apice della pandemia di COVID-19.
Evenepoel è risultato positivo domenica sera al test di squadra prima del giorno di riposo. Soudal-QuickStep ha deciso di abbandonare la gara, insistendo sul fatto che non volevano mettere a rischio la salute del giovane belga.
Evenepoel è il sesto pilota a lasciare la gara a causa della positività al COVID-19. Anche Rigoberto Uran (EF Education-EasyPost) è risultato positivo domenica. Filippo Ganna (Eneos Grenadiers), Nicola Consi (Alpecin-Dekonink), Giovanni Aleotti (Bora-Hansgrohe) e Clement Rosso (Arcaia Samsik) sono tutti risultati positivi all’inizio della prima settimana.
Il direttore di gara del Giro d’Italia Mauro Figni ha confermato le regole più severe La Gazzetta dello Sport.
Il protocollo originale non è più in vigore e l’Organizzazione mondiale della sanità non classifica più il COVID-19 come un’emergenza. Ciò significa che ogni squadra può sostenere i test se lo desidera.
“Possono decidere se fermare o meno il passeggero. Ci sono stati casi confermati, ma non mi oppongo all’esistenza di altri casi, che potrebbero non essere stati confermati”.
Vegni ha confermato che il Giro d’Italia è preoccupato per i casi di COVID-19, confermando il cambio di regolamento.
“Forse abbiamo tutti smesso di concentrarci su di esso presto”, ha detto Vigny. “Dobbiamo alzare la guardia e partiremo da questa settimana.
“Introdurremo nuovamente le regole che sono state abbandonate, come l’obbligo di indossare mascherine quando si entra in contatto con i piloti in partenza e in arrivo. Non limiteremo il modo in cui le persone possono funzionare in una gara, ma tutti coloro che vogliono interagire con i motociclisti devono indossare una maschera. Dovremmo farlo? Prima? Probabile.
Gli organizzatori del Giro d’Italia hanno confermato che le mascherine saranno obbligatorie in tutte le aree di contatto con i corridori, comprese le fermate degli autobus delle squadre (all’inizio e all’arrivo), la postazione per il controllo delle firme, l’area del podio della cerimonia di premiazione e il post-gara misto. L’area, l’area traguardo, l’area conferenza stampa e l’area controlli antidoping.
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