venerdì, Novembre 22, 2024

Italia in trattativa con Ue per posticipare la privatizzazione di MPS oltre il 2023 – Fonti

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Il Tesoro italiano sta discutendo con i funzionari dell’UE la possibilità di estendere la scadenza del 2021 di oltre due anni, riducendo la quota del 64% di Roma nel Monte dei Paschi di Siena (MPS), hanno affermato due fonti Reuters.

Secondo i termini di salvataggio statale di 5. 5,4 miliardi (6,12 miliardi di dollari) concordati con Bruxelles nel 2017, si ritiene che l’Italia abbia raggiunto un accordo per ristrutturare il MPS, ma ciò non è stato possibile.

Le trattative per vendere il debitore toscano alla seconda banca del Paese, Unicredit, sono fallite a ottobre, lasciando il Tesoro a cercare alternative.

Roma spera di ottenere il permesso da Bruxelles per estendere la scadenza per la formazione pratica del settore privato MPS. Ciò darà al governo il tempo di aumentare i profitti della banca e attirare nuovi investitori, hanno affermato fonti, aggiungendo che il nome non dovrebbe essere nascosto a causa della delicatezza della questione.

Una delle fonti ha affermato che la proroga richiesta sarebbe “più di due anni”. Lo ha confermato una seconda fonte a conoscenza della questione.

Le azioni di MPS sono aumentate di quasi il 17% mercoledì, affermando che i trader renderebbero la ristrutturazione guidata dalla tesoreria del prestatore più attraente per un potenziale partner.

Mercoledì di un altro anno, l’agenzia di rating Fitch Bank ha ritirato il suo monitoraggio negativo.

Entrambe le fonti hanno affermato che il Tesoro farà tutto il possibile per mantenere segreta la nuova scadenza, evitando il rischio che i potenziali acquirenti presentino un’offerta immediatamente quando sono sotto pressione del governo.

Tuttavia, l’estensione del nuovo piano industriale del MPS, che scade nel 2025, coprirà in gran parte, se le autorità europee concorrenti lo consentiranno.

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Il Tesoro deve prima soddisfare i requisiti patrimoniali della banca, stimati in 2,5 miliardi di MPS.

La richiesta di finanziamento di Reuters potrebbe salire a 3,5 miliardi di dollari a ottobre – licenziamenti e altre spese – o 3,5 volte l’attuale valore di mercato della banca.

Tali fonti hanno affermato che ROM attuerà alcune delle misure proposte da UniCredit come parte di una soluzione separata per MPS.

Il piano consentirà alla banca di liberarsi dei suoi fastidiosi debiti insoluti, che saranno consegnati al gestore pubblico di crediti inesigibili AMCO, mentre la società pubblica Fintecna accetterà i rischi associati alle sperimentazioni MPS in corso.

(1 $ = 0,8839 euro) (a cura di Gavin Jones)

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