venerdì, Dicembre 27, 2024

Apple e Amazon sono state multate 200 milioni per aver violato la concorrenza

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Roma (AFP) – Martedì un cane da guardia della concorrenza in Italia ha multato Apple e Amazon 200 200 milioni per aver violato le regole della concorrenza limitando l’accesso alla piattaforma Amazon ad alcuni rivenditori di prodotti Apple.

L’UE ha imposto la multa nel tentativo di controllare meglio le operazioni delle aziende digitali negli Stati Uniti e in Cina negli ultimi mesi.

L’antitrust italiano “ha imposto un divieto di 68,7 milioni alle società del Gruppo Amazon e 4 134,5 milioni alle società del Gruppo Apple”, si legge nel rapporto.

Inchiesta aperta dal funzionario italiano “Alcune clausole dell’accordo firmato il 31 ottobre 2018 hanno potuto stabilire che ai rivenditori ufficiali e non dei prodotti Apple e Beats è vietato l’utilizzo del sito Amazon.it e sono autorizzati a vendere Apple e Batte i prodotti separatamente ad Amazon e solo ad alcuni venditori. Viola sistematicamente l’articolo 101 dell’Accordo sul funzionamento dell’UE”.

Secondo la nobiltà italiana, l’inchiesta ha permesso di stabilire “la possibilità” delle due società di “introdurre restrizioni quantitative assolute sul numero di concessionari” al fine di aumentare i propri ricavi.

Amazon “rappresenta la piattaforma di e-commerce, dove almeno il 70% degli acquisti di elettronica di consumo viene effettuato in Italia”, secondo l’Antitrust italiano.

Il regolatore italiano ha ricordato che la giurisprudenza della Corte Ue stabilisce che “i sistemi di distribuzione devono rispettare criteri di concorrenza, essere soggetti a standard di qualità e imparzialità e applicarsi allo stesso modo a tutti i potenziali rivenditori”. .

La guardia gara italiana garantisce che l’inchiesta “ha avviato azioni simili per gli ufficiali di gara nazionali in Germania e Spagna”.

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“Peccato per i consumatori”

La Kodak Consumer Association ha immediatamente accolto con favore la multa della guardia del mercato azionario.

Carlo Rienzi, presidente del Codacons, citando AGI AGI, “Qualsiasi restrizione all’accesso degli operatori alle piattaforme di commercio elettronico rappresenta un danno per i consumatori”.

In questo caso particolare, “le restrizioni imposte ai venditori di prodotti Apple hanno limitato la scelta degli acquirenti da un lato e ridotto la possibilità di ottenere uno sconto dall’altro”, secondo la stessa fonte.

La gara di concorrenza italiana viene utilizzata per questi tipi di restrizioni finanziarie. A maggio ha multato Google per 102 milioni di euro per abuso di posizione dominante.

Logo Apple all'ingresso dell'Apple Store a Washington DC il 14 settembre 2021
Logo Apple all’ingresso dell’Apple Store a Washington DC il 14 settembre 2021 Nicholas cum AFP

La sanzione è stata giustificata dal rifiuto del colosso di Internet di accettare un’applicazione di terze parti per trovare stazioni di ricarica per auto elettriche sulla piattaforma Google Play, come è stato poi spiegato dall’Antitrust italiano.

L’Italia non è l’unico Paese che presta molta attenzione al comportamento di queste grandi aziende tecnologiche che dominano il mercato mondiale.

La Commissione per la concorrenza degli Stati Uniti (FTC) e diversi stati degli Stati Uniti hanno avviato azioni legali e azioni legali contro l’e-commerce contro Google, Apple, Facebook e Amazon, il popolare GAFA.

Amazon domina per lo più il cloud, ma soprattutto il suo sito di e-commerce fa paura. L’azienda è giudice e parte: detta le regole e commercializza i propri prodotti.

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