ROMA (AVP/DPA) – Il governo di Mario Tracy ha alzato le sue previsioni di crescita per quest’anno, stimando ora una crescita del prodotto interno lordo (PIL) del 4,5% ad aprile, secondo le ultime stime di bilancio pubblicate mercoledì.
Grazie a questo aumento della crescita, entro la fine di quest’anno il disavanzo generale si ridurrà notevolmente, pari al 9,4% del PIL, rispetto all’11,8% previsto in precedenza. Entro il 2022, il tasso scenderà al 5,6%, dal 5,9% di aprile.
Si prevede inoltre che il debito pubblico trarrà vantaggio da una ripresa più forte del previsto a seguito della peggiore epidemia di infezione da virus corona, stimata al 159,8% ad aprile, al 153,5% del PIL nel 2021.
All’inizio di settembre, il ministro dell’Economia Daniel Franco ha avvertito che l’epidemia sarebbe tornata al debito solo prima della fine del decennio e ha deciso di perseguire una “politica globale” per sostenere la crescita.
Il deficit dell’Italia dovrebbe scendere al 3,3% del Pil entro il 2024, ancora sopra il 3%, tetto approvato dalle regole europee sospese a causa delle epidemie.
Il governo ha corretto la crescita leggermente al ribasso entro il 2022 al 4,8% dal 4,8% precedente. Nel 2023 il PIL dovrebbe aumentare del 2,8% e poi dell’1,24% nel 2024.
Il PIL italiano è diminuito dell’8,9% nel 2020, la peggiore recessione dalla seconda guerra mondiale, in un contesto economico afflitto dall’epidemia di Covit-19.
Da allora, le luci sono diventate verdi. La produzione industriale ha superato il livello pre-epidemia a luglio e le esportazioni nel secondo trimestre sono state superiori allo stesso periodo del 2019.
L’indice di fiducia delle imprese è aumentato a luglio dall’inizio dei dati nel 2005 e i consumatori hanno stabilito un record a settembre dall’inizio dei dati nel 1998.
In segno di miglioramento, il tasso di disoccupazione è sceso al di sotto del 10% e si è attestato al 9,3% a luglio.
afp7al
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