Ultimo aggiornamento: 22 giugno 2024 19:21 UTC +02:00
È stato recentemente riferito che Qualcomm potrebbe essere l’unico fornitore di chipset per la serie Galaxy S25 prevista per il rilascio il prossimo anno. Ciò significa che tutti e tre i modelli Galaxy S25 riceveranno il chipset di nuova generazione, apparentemente chiamato Qualcomm Snapdragon 8 Gen 4, a livello globale. Non ci saranno varianti con il tanto vociferato chipset Exynos 2500.
Questa prospettiva ha già entusiasmato molti fan, alcuni dei quali non sono contenti della decisione di Samsung di riportare Exynos nel mix con la serie Galaxy S24 di quest’anno, dal momento che l’utilizzo solo di Snapdragon con la gamma Galaxy S23 dell’anno scorso ha prodotto ottimi risultati. Tuttavia, sembra che Samsung si stia impegnando al massimo per garantire che l’Exynos 2500 venga utilizzato in alcune versioni del telefono di punta del 2025.
Samsung sta cercando di aumentare la produttività dell’Exynos 2500
secondo un report Dalla Corea del Sud, il motivo per cui l’intero Snapdragon può essere utilizzato nella serie Galaxy S25 è perché la produttività dell’Exynos 2500 è molto bassa. In precedenza i rendimenti erano stati nell’ordine di una sola cifra, il che non era l’ideale. Tuttavia, secondo quanto riferito, Samsung è riuscita ad apportare miglioramenti al processo che hanno contribuito ad aumentare la resa al 20%.
Sebbene si tratti di un miglioramento significativo, non è ancora sufficiente. Il rapporto aggiunge che la produttività deve essere almeno del 60% affinché il chip possa entrare nella fase di produzione di massa. Samsung deve raggiungere realisticamente questo obiettivo entro il terzo trimestre di quest’anno in modo che i chip possano essere integrati nei Galaxy S25 che verranno rilasciati nel primo trimestre del 2025. Resta da vedere se ciò accadrà o meno.
I dettagli sull’Exynos 2500 sono limitati al momento. Alcune voci sostengono che potrebbe eguagliare o addirittura superare lo Snapdragon 8 Gen 4 in termini di efficienza energetica poiché è prodotto utilizzando il processo Samsung a 3 nm di seconda generazione. Tuttavia, le rese basse rappresentano ancora il rischio che la produzione di massa possa non essere una proposta fattibile se la resa minima non viene raggiunta in modo tempestivo.
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