giovedì, Dicembre 26, 2024

In Italia, elezioni presidenziali con esiti incerti

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Il presidente italiano Sergio Materella (a sinistra) e il suo leader Mario Draghi al Palazzo delle Guernelle a Roma nel febbraio 2021.

Da sinistra a destra attraverso il movimento 5 stelle (M5S, organizzazione di opposizione), le elezioni presidenziali sono da mesi il tema principale dell’attività politica romana. Sebbene questa scadenza sia stata raramente discussa pubblicamente fino a poco tempo fa, nessuna decisione recente è stata presa senza tenerne conto.

Entro la fine del decreto del presidente Sergio Materella del 3 febbraio 2022, 1.009 elettori (630 delegati, 321 senatori e 58 delegati delle regioni) sono chiamati a succedergli. Il primo turno di votazioni è fissato per il 24 gennaio e la pressione aumenta. Giorno dopo giorno, i leader passati o presenti moltiplicano gli annunci segreti. Per ora, la maggior parte delle battaglie si svolge dietro le quinte e i principali favoriti parlano con parole velate con precauzioni fantasiose.

Per saperne di più L’articolo è riservato ai nostri iscritti In Italia, il successore del presidente Matterella si diletta nella “stampa dietro le quinte”.

In una democrazia parlamentare come l’Italia, l’elezione di un capo di stato è considerata una mera formalità. Non può esserci niente di peggio di questo: al di là di queste elezioni, tutti sanno che la sopravvivenza stessa dell’attuale coalizione è in pericolo.

Perché, se il primo personaggio dello Stato è investito soprattutto di un ruolo rappresentativo, i messaggi che rivolge alle Camere hanno un peso non indifferente. Del resto, in tempi di crisi – non rari in Italia – il Palazzo del Quirinale diventa improvvisamente al centro dell’attenzione di tutti: è proprio il presidente che tiene le consultazioni finalizzate alla formazione del governo. , Impostazione del tempo secondo necessità.

Inoltre, il presidente ha l’arma per disperdere le camere, il che basta a suscitare la minaccia di rimuovere molti ostacoli. Così gli ultimi due in carica, Giorgio Napolitano (2006-2015) e Sergio Materrella (dal 2015), sono in carica più spesso di loro. “Il Quirinale è un’altra dimensione. In passato ci sono stati strani capi di governo, ma per la presidenza mai. Abbiamo scelto chi ha uno spessore politico innegabile”.Sottolinea l’attuale Assistente Storico della Cultura, Senatore e Sindaco di Roma dal 2013 al 2018 Miguel Cotter.

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Domanda Mario Draghi

L’altro aspetto di questi sondaggi è che nulla accade come previsto: la storia delle ultime elezioni presidenziali è piena di innumerevoli colpi di scena tra giochi falsi e attacchi dei cecchini. Qui, i legami discriminatori sono solo un fattore nell’altro, e vecchie somiglianze, come quelle vecchie, possono improvvisamente riapparire, lasciando il voto alla fine incerto.

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