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Roma (AFP)
La Roma è elettrizzata dall’arrivo di Jose Mourinho questa estate, ma alle Olimpiadi, Mauricio Sari è stato l’unico giocatore a vincere la sua vittoria della Lazio contro la Roma (3-2) domenica al termine di un derby caldo e ritmato. Nella sesta giornata di Serie A.
Trasportato dal geniale Osimhene, il Napoli continua la sua innocenza con una sesta vittoria in sei partite da parte sua: vince il Cagliari (2-0), davanti a Napoli Milan (2°) e Inter a quattro lunghezze (3°).
La Juventus, che ha vinto con lo stesso punteggio sul Sampentoria, è tornata (9°), ma ha perso contro Paulo Dybala e Alvaro Morata, infortunatisi e persi mercoledì contro la trasferta di Champions League del Chelsea.
– Fiera Derby –
La Lazio de Sari, dopo tre sconfitte, è stata guidata dal centrocampista laziale Serge Milinkovich-Savich (10°), che ha portato la squadra alla “vittoria nel derby”.
Dieci minuti più tardi Pedro, ex Gialloroso, raddoppia al termine del contatore veloce, mentre la Roma chiede il rigore per un’accusa contro Niccol Saniolo (19).
Una volta non insolito, Ciro non ha colpito l’immobile ma ha segnato il terzo gol per Felipe Anderson (63°).
Delusa dai primi 25 minuti difficili, la Roma passa il tempo a rincorrere il punteggio.
Ha poi tagliato l’angolo di Roger Ibanes (41°, 1-2) su rigore (69°, 2-3) di Jordan Verdout. Ma il portiere di Laciale Pepe Raina non ha potuto peccare davanti a Janiolo (73°) per difendere la prima grande vittoria dei Sari a Roma.
“E’ una partita fantastica, purtroppo arbitro e VAR non sono uguali”, ha detto Jose Mourinho, che ha restituito alla Roma un rigore non pagato.
– Napoli è innocente –
Luciano Spalletti non poteva sognare un ritorno migliore dopo sei anni in panchina, sei per cento al Napoli.
La logica vittoria sul Cochlear porta il timbro di Victor Osimhen: il nigeriano in forma migliore ha firmato il suo sesto gol in dieci giorni tra Europa League e Serie A.
L’ex Lily è stato sicuramente un po’ viziato, ma è stato multato, cosa che ha permesso a Lorenzo Insane di mettere al riparo il Napoli (57°).
“Bisogna stare con i piedi per terra e lavorare a testa bassa perché la strada è ancora lunga”, ha promesso Insin, festeggiando la sua 400esima partita con il Napoli.
“L’anno scorso, abbiamo perso la qualificazione per un punto in Champions League, e fa ancora male”, ha ricordato.
La prossima settimana aspetta il 5° posto l’affascinante Fiorentina, leader dopo la vittoria all’Udin (1-0).
– Juve Remonde –
Non riuscendo a risolvere i suoi problemi difensivi, Zhou è tornato allo status quo questa settimana con due vittorie (3-2) contro Spagna e Zamboria. Eccola di nuovo nella prima metà della classifica (9°).
Ma tre giorni prima dello shock contro il Chelsea in C1, ha perso i suoi attaccanti Paulo Typhoon, uscito in lacrime venti minuti dopo, e Morata, che era in ritardo per la partita, soffriva di disturbi muscolari. Non torneranno dopo la pausa internazionale di ottobre.
Dipala, brillante fino all’infortunio, apre le marcature con un bel tiro di sinistro (10°).
Leonardo Bonucci ha poi ingaggiato un Genovese (43°) e Manuel Locateli Pianconero (57°) per il suo primo gol.
Tutti e tre questi obiettivi hanno premiato una partita generalmente controllata da Zhou, anche se la sua debolezza difensiva in quel momento lo ha tenuto a rischio di tornare alla fine. Alegri ha voluto ricordare l’importanza di “questa prima vittoria in casa”.
21 2021 AFP
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