Il faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Xi Jinping ce lundi a Pékin ha rappresentato il punto d’orgue delle sue visite ufficiali in Cina. C’est la première fois qu’un président du Conseil Italien s’y rendait depuis 2019. A l’époque, la Péninsule était le solo country membre du G7 à adhérer au projet des nouvelles Routes de la sopare Xiping. Déçue par les retombées économiques et sous la pressione de ses alliés occidentaux, Giorgia Meloni ha deciso di non rinnovare il protocollo d’accordo qui arrivait à échéance en mars dernier.
All’arrivo a Pékin, lei ha spiegato che il suo viaggio è stato una «dimostrazione della volontà di partecipare a una nuova fase di rilancio della cooperazione bilaterale», quando si prepara il rischio di combattere la questione dei veicoli elettrici.
Un equilibrio commerciale disequilibrio dell’abito
« Nous avons certamente beaucoup de travail à faire et je suis convinto que ce travail peut être utile dans une période aussi complexe au niveau mondial et multilateral » ha dichiarato Giorgia Meloni, conviées une centaine d’enterprises des dukes pays. Parmi les Italiennes figuraient au premier rang il produttore di pneumatici Pirelli, il gruppo energetico ENI, il gruppo di difesa Leonardo o altri attori dei settori del lusso, dell’agroalimentare e della moda.
Il presidente del Consiglio ha promesso di «commbler l’écart trop important» che regna nelle relazioni economiche e rappelant que gli investimenti cinesi in Italia rappresentano un livello di ceux de l’Italie in Cina. Ceux dirige i transalpini s’y élèvent à 15 miliardi di euro attraverso oltre 1.600 imprese attive in particolare nel tessile, nell’ingegneria meccanica, nei prodotti farmaceutici e nell’industria energetica. Pékin n’a investi en revanche que 2,7 miliardi d’euros dans la Péninsule en 2023. La relationship Commerciale est ainsi fortement déséquilibrée avec l’Italie qui importe 47 miliardi d’chandiseuros de milliards de 9023 ‘euros.
Un piano d’azione triennale
Il premier cinese Li Qiang ha il compito di rassicurare Giorgia Meloni affermando che gli sforzi messi in atto dalla Cina per modernizzare la sua economia aumenteranno la domanda di prodotti di alta qualità. È stato firmato anche un piano d’azione triennale 2024-2027 per sperimentare nuove forme di partenariato nell’industria, nell’istruzione, nella sicurezza alimentare, nell’ambiente o ancora nella lotta all’organizzazione.
Le volet industriel est centre sur les véhicules électriques, dossier sur lequel les Européens dénoncent une concurrence déloyale. L’Italie a soutenu la recente decisione della Commission d’impose des droits de douane provisoires allant jusqu’à 37,6 % sur les véhicules électriques importés de Chine. Nello stesso tempo, il ministro italiano dell’industria spera ancora di attrarre un produttore di automobili nella penisola s’espone ai critici del costruttore italo-francese Stellantis.
Il primo ministro Li Qiang è impegnato a favorire il mercato cinese affinché le imprese straniere beneficino dello stesso trattamento riservato a quelle nazionali e a creare un ambiente migliore. Giorgia Meloni sottolinea l’importanza di «veicolare che le relazioni d’impresa siano equilibrate e reciprocamente vantaggiose». Elle veut garantisce alle imprese di potere «operare su un terreno d’égalité in uno spirito di concorrenza leale e di libero scambio».
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