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Le accuse della Corte internazionale di giustizia sono “moralmente ripugnanti” – Israele – DW – 25/05/2024

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Venerdì la leadership israeliana ha affermato che le accuse di genocidio portate dal Sudafrica alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia sono “false, vergognose e moralmente ripugnanti”.

Lo afferma una dichiarazione congiunta rilasciata dal capo del Consiglio di sicurezza nazionale israeliano e dal portavoce del Ministero degli affari esteri.

La dichiarazione arriva dopo che la Corte Internazionale di Giustizia ha stabilito venerdì che Israele “deve immediatamente fermare la sua offensiva militare e qualsiasi altra azione nel Governatorato di Rafah che possa imporre alle comunità palestinesi di Gaza condizioni di vita che porterebbero alla loro distruzione fisica, totale o totale”. in parte.” “

“In seguito al terribile attacco contro i cittadini israeliani del 7 ottobre 2023, Israele ha intrapreso una guerra difensiva e giusta per eliminare Hamas e garantire il rilascio dei nostri ostaggi”, si legge nella dichiarazione congiunta israeliana.

Israele ha affermato di agire sulla base del proprio diritto all’autodifesa “in conformità con il diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario”.

Israele ha anche affermato che non condurrà operazioni militari a Rafah “che imporrebbero alla popolazione civile palestinese di Gaza condizioni di vita che potrebbero portare alla sua distruzione fisica, totale o parziale”.

La guerra di Gaza è scoppiata dopo l’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre, che ha ucciso circa 1.200 persone, la maggior parte delle quali civili.

I militanti hanno anche preso 252 ostaggi, 121 dei quali rimangono a Gaza, di cui 37 che secondo l’esercito israeliano sono stati uccisi.

Secondo il Ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas, dall’inizio della guerra nei territori palestinesi sono state uccise più di 35.000 persone.

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La settimana scorsa, gli avvocati sudafricani hanno chiesto alla Corte internazionale di giustizia di ordinare lo stop d’emergenza all’operazione militare a Rafah – una città nel sud della Striscia di Gaza dove vivono più di un milione di persone – accusando Israele di intensificare quello che definisce “genocidio” in Gaza.

Anche il Sudafrica chiede che Israele ponga fine alla sua guerra più ampia a Gaza, ma la corte si è astenuta dall’emettere un’ordinanza che copra l’intera Striscia.

La Corte Internazionale stabilisce che Israele deve fermare il suo attacco a Rafah

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