mercoledì, Dicembre 25, 2024

Les recettes et les entrées sono aumentate dell’81% e del 79,6% in Italia nel 2022

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– On est encore loin des cifres pre-covid, busque bar report à la moyne sur la period 2017-2019, les resettes e les entrees sond encore de -48,2% e -51,6%

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Il pubblico italiano sta gradualmente tornando sul grande schermo. È in uno spirito di cauto ottimismo che i dati 2022 di Cinitel sono stati presentati nella sua sede rumena. ANICA – Associazione Italiana delle Industrie Cinematografiche, Audiovisive e Digitali Ieri ha rivelato lo stato di salute del mercato cinematografico italiano in termini di biglietti venduti nelle sale. Rispetto al 2021, quando le sale erano chiuse fino al 26 aprile a causa della pandemia, nel 2022 incassi e ingressi sono aumentati rispettivamente dell’81% e del 79,6%, con incassi al botteghino di 306.622.567 euro e 44.535.891 visitatori nelle sale. Ovviamente, questi numeri sono ancora molto lontani da quanto raggiunto prima del Covid; Gli ingressi sono scesi al di sotto della soglia prevista di 50 milioni e il numero di biglietti venduti è diminuito della metà rispetto ai tempi pre-pandemia. Diminuzione dell’adesione e calo del 51,6% delle iscrizioni.

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I risultati al botteghino raggiunti dalle produzioni italiane (incluse le coproduzioni) in Italia nel 2022 sono notevoli, con il 19,7% di incassi e il 21,2% di entrate, 60,3 milioni di euro e 9,4 milioni di presenze. media 2017-2019: 20,6% di ricavi e 21% di iscrizioni).

498 nuovi film sono stati distribuiti nelle sale nel 2022 (141 in più rispetto al 2021, 43 in meno in media rispetto al 2017-2019), di cui 251 produzioni o coproduzioni italiane (95 in più rispetto al 2021; 30 in più in media 2017-2019), 50,4% del totale è pari a Nel corso dell’anno sono stati rilasciati 126 nuovi format di contenuti complementari (eventi, edizioni speciali, ristampe), per un fatturato complessivo di 11 milioni di euro e 1,4 milioni di presenze.

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Vengono ora individuati come prioritari “il credito d’imposta per le spese di gestione e gli investimenti nelle sale, l’introduzione di incentivi per la chiusura dei costi di uscita dei film sul tema delle finestre di uscita”. Mario LoriniPresidente ANEC – Associazione Operatori Cinematografici ItalianiOltre ad “utilizzare da subito tutte le risorse possibili per promuovere il cinema italiano e puntare a una migliore qualità delle opere destinate alle sale, ea una distribuzione ancora più dinamica e sostenibile durante tutto l’anno”.

Per il segmento paese per paese, il cinema statunitense è in testa alla classifica con un fatturato totale di 179.273.304 euro nel 2022 (58,5% dei ricavi al botteghino; un aumento dell’82,7% nel 2021; un calo del 51,6% rispetto alla media 2017-2019 ) e 24.218,99 presenze. . Dopo il mercato italiano e quello americano, sono arrivati ​​il ​​cinema britannico (34 milioni di euro al botteghino, pari all’11,1% di quota di mercato) e la produzione francese (8,6 milioni di euro al botteghino, ovvero il 2,8% di quota di mercato ). Entrate più alte generate dal prodotto nazionale fino al 31 dicembre 2022 (e 13° posto).Gi Posizionamento complessivo) è stato registrato Strano [+lire aussi :
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Ha incassato 5,4 milioni di euro al botteghino (il 9% del totale degli incassi realizzati dalle produzioni italiane) e 840.000 presenze, seguito da Il Grande giorno [+lire aussi :
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(4,3 milioni di euro; 606.000 ingressi) e Me contro Te – Persi nel tempo (3,5 milioni di euro; 531.000 ingressi). Complessivamente il più alto lordo Avatar – Via d’acqua (27,5 milioni di euro; ingresso 3,1 milioni).

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Il 2023 sembra essere un anno ricco in termini di grandi titoli internazionali e nazionali, e l’offerta complessiva di film promette di essere diversificata e coprire tutti i segmenti di mercato e di pubblico”, ha affermato. Luigi LonigroPresidente e Direttore dell’Associazione degli Editori e Distributori Cinematografici dell’ANICA 01 Distribuzione“Tutte le nostre aspettative sono molto alte e ci aspettiamo che il 2023 sia un anno di forte crescita rispetto al 2022”.

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