A luglio i prezzi all’ingrosso sono scesi meno del previsto, un segnale incoraggiante per l’inflazione dei prezzi al consumo e i tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Questo avviene un giorno prima del rapporto sull’inflazione CPI. I futures S&P 500 hanno esteso i guadagni dopo il rapporto sull’indice dei prezzi alla produzione.
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Come i tagli e gli aumenti dei tassi di interesse della Fed sono influenzati dal rapporto sulla spesa dei consumatori personali
L’indice dei prezzi alla produzione è aumentato dello 0,1% rispetto a giugno. L’indice principale dei prezzi alla produzione, che esclude cibo ed energia, è rimasto stabile. Per entrambi gli economisti si aspettavano un aumento dello 0,2%.
Il tasso complessivo di inflazione dei prezzi alla produzione è stato del 2,2% rispetto all’anno precedente. Questo era inferiore alle aspettative del 2,6% e inferiore al tasso rivisto al rialzo di giugno del 2,7%.
L’inflazione core dei prezzi alla produzione è stata del 2,4%. Gli economisti non si aspettavano alcun cambiamento rispetto al tasso del 3% di giugno.
Il rapporto PPI è importante perché molti dei suoi numeri alimentano direttamente la misura dell’inflazione preferita dalla Fed, l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali.
Inflazione nell’indice dei prezzi al consumo
Mercoledì il Dipartimento del Lavoro pubblicherà l’indice dei prezzi al consumo. Secondo Econoday, gli economisti si aspettano un modesto aumento mensile dello 0,2% sia per l’IPC complessivo di luglio che per quello core. Ciò manterrebbe il tasso di inflazione CPI a 12 mesi al 3%, mentre l’inflazione core scenderebbe al 3,2%, il livello più basso da aprile 2021.
Il PCE centrale ricava circa il 70% dei suoi input dal CPI.
Possibilità di tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve
Entrando nel rapporto PPI, i mercati sono ampiamente divisi sull’entità del taglio dei tassi della Fed a settembre, con probabilità del 51,5% per un taglio di 50 punti base e del 48,5% per un taglio di 25 punti base.
Le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed sono aumentate di mezzo punto percentuale al 54,5% dopo il rapporto PPI.
L’indice S&P 500 è salito
Martedì mattina l’indice S&P 500 è salito dello 0,7%, incontrando la resistenza alla sua media mobile a 21 giorni. L’indice di riferimento ha registrato una tendenza al rialzo dopo il sell-off globale del 5 agosto, ma l’S&P 500 rimane al di sotto della sua linea di 50 giorni.
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso di sei punti base al 3,87%.
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