அவள் Non è la peggiore studentessa descritta
Sami signore, Lombard Odier, capo economista, Banca Svizzera.
Si prevede che il debito pubblico italiano crescerà del 155% del PIL entro il 2021. Ma in realtà non c’è nessun problema di soluzione nel paese. Il debito totale di famiglie, imprese e istituzioni finanziarie è del 400% del PIL, un livello basso rispetto ad altre economie sviluppate. Il debito del settore privato è basso. Le famiglie italiane risparmiano molto. Il conto corrente, cioè la somma dei flussi di cassa derivanti dall’esternalizzazione di beni e servizi in Italia, supera il 3,8% del PIL. In queste condizioni è tecnicamente impossibile per un paese tornare in default. L’Italia non è lo studente peggiore che possiamo descrivere.
Analisi. In Italia il progetto Blurred Hope
Inoltre, la maggior parte dei prestiti è stata cancellata negli anni ’80, ’90 e 2000, quando i tassi erano compresi tra il 5% e il 10%. Oggi l’Italia rifinanzia l’1%, quindi l’onere del debito (l’importo degli interessi che l’Italia paga ogni anno) rimane al livello più basso dal dopoguerra. Questa è una situazione molto favorevole.
Non devi essere compiacente, ma se fai buon uso di questo prestito, spero che sarà parte della soluzione piuttosto che del problema. C’è un enorme problema di competitività in Italia. Oggi lancia un piano di investimenti che nulla ha a che vedere con il Piano Marshall. Se può migliorare la sua competitività, farà la differenza. C’è il rischio di prestazioni scadenti. Ma io preferisco l’Italia, che non ha piani e la sua economia si sta sgretolando, a un’ambizione indebitata.
È necessario collegare l’uso dei fondi europei con le riforme
Luciano Monty, Professore presso la Libera Università Internazionale di Studi Sociali di Roma.
Se il prestito viene utilizzato per spese correnti o per investimenti che non hanno riforme e quindi sono inefficienti, come succede da decenni, è cattivo credito. Metterebbe a repentaglio la capacità di rimborso. D’altra parte, se utilizzato per finanziare investimenti utili, il Paese crescerà e sarà in una buona posizione per ripagare.
Discussione. L’Italia può saldare i debiti?
In questo senso, il nostro programma nazionale di ripresa e recessione ha tutte le possibilità di portarci al “buon credito”. In primo luogo, l’utilizzo dei fondi europei è strettamente legato alle riforme. Ad esempio, giustizia e pubblica amministrazione. Perché gli obiettivi fissati nell’accordo con Bruxelles sono indicatori di performance. Per questi due motivi, il previsto aumento del Pil e il calo del tasso di disoccupazione, soprattutto femminile e giovanile, sono stime credibili del vero tallone d’Achille del nostro Paese. L’incertezza su Govt-19 rimane la spada di Tomocle. Ma finora, l’Italia ha evitato ulteriori blocchi grazie alla sua forte campagna di vaccini. Quindi c’è una buona possibilità di vincere la scommessa elevata.
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