Apple è stata accusata di antitrust dall’Unione Europea per aver escluso i concorrenti dal sistema di pagamento mobile Apple Pay. L’Unione Europea ha inviato ad Apple una “comunicazione degli addebiti” formale con un’opinione preliminare che Apple ha abusato della sua posizione dominante nei portafogli mobili iOS.
“Il panel contesta la decisione di Apple di impedire agli sviluppatori di app di portafoglio mobile di accedere all’hardware e al software necessari (“input NFC”) sui propri dispositivi, a favore della propria soluzione, Apple Pay”, legge la risoluzione. “La dichiarazione degli addebiti di oggi si riferisce solo all’accesso agli input NFC da parte di sviluppatori di terze parti ai portafogli mobili per i pagamenti in negozio”.
Secondo l’Unione Europea, il comportamento eccezionale di Apple “porta a una minore innovazione e scelte dei consumatori per i portafogli mobili su iPhone”.
Questa è solo la fase formale iniziale del procedimento antitrust contro Apple e la società avrà l’opportunità di rispondere all’elenco delle obiezioni della commissione. L’UE rileva che l’invio di una comunicazione degli addebiti “non pregiudica l’esito dell’indagine”.
“Apple Pay è solo una delle tante opzioni a disposizione dei consumatori europei per effettuare pagamenti e ha garantito un accesso equo all’NFC, definendo standard leader del settore per la privacy e la sicurezza”, ha affermato la portavoce di Apple Hannah Smith in una nota. il bordo. “Continueremo a collaborare con la Commissione per garantire che i consumatori europei abbiano accesso all’opzione di pagamento di loro scelta in un ambiente sicuro”.
La sentenza di oggi è arrivata sulla scia delle accuse dell’anno scorso all’azienda I servizi di streaming musicale concorrenti sono ingiustamente puniti. L’Unione Europea ha il potere di imporre multe fino al 10% delle entrate globali di Apple (36 miliardi di dollari) e di imporre modifiche alle pratiche commerciali dell’azienda. In pratica, tuttavia, eventuali multe favorevoli contro il potenziale ricorso di Apple contro le accuse sarebbero molto inferiori.
Il punto di vista iniziale della Commissione contro Apple mostra ancora una volta che l’Unione Europea sta aprendo la strada nel tentativo di frenare il potere delle grandi aziende tecnologiche. Nelle scorse settimane il conglomerato ha approvato due importanti atti legislativi volti a contrastare gli effetti negativi dei colossi digitali. Eccoli Legge sui servizi digitali (DSA)che costringe le aziende a rafforzare il controllo sui contenuti dannosi sulle loro piattaforme e Legge sui mercati digitali (DMA)che mira a raggiungere la parità di business, consentendo alle aziende più piccole di competere con le aziende più grandi.
Apple ha impugnato una serie di disposizioni stabilite dall’Unione Europea, in particolare quelle che allentano il controllo dell’azienda sull’App Store (da cui Apple ricava entrate significative).
Aggiornamento 2 maggio 14:15 ET: Aggiornato per aggiungere una dichiarazione di Apple.
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