mercoledì, Ottobre 30, 2024

Milan solido, Battle Grove e Miknon sono già decisivi

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Il Milan, con Sladon Ibrahimovic assente fino a metà settembre, ha consegnato lunedì l’essenziale per il suo esordio nello Zamboria del Genoa (1-0), con Olivier Giroud e Mike Miken già impeccabili nella formazione per i suoi primi passi in Italia .

Se l’ex attaccante del Chelsea non avesse segnato, avrebbe inzuppato la maglia rossonera per 90 minuti e, nel protagonista centrale à la “Ibra”, non avrebbe opposto molta resistenza.

Il Milan (Kessié e Beneser in mezzo), che aveva perso altre aree importanti per il recupero, era in linea con il suo nuovo centro-prospettiva francese, altrimenti perfetto.

Un gol veloce di Brahim Dias al bivio di David Calabria (9°) ha premiato questo solido ingresso.

Anche se all’epoca non era impeccabile, il portiere genovese Emil Odero, Rafael Leo (5°) e Theo Hernandez (26°) stavano guardando tutte le restanti partite per galleggiare decisamente in blurchess.

Oliver Grout ha ritrovato i guanti del portiere dopo un buon test, ma potrebbe trovarsi in posizione di fuorigioco (40°). Alla fine del match, non era lontano dal prendere una palla calda in testa (78°).

– La speranza di Maintan –

Il francese non aveva obiettivi, ha corso tanto, ma era determinato a rendere omaggio alla reputazione del duro Calcio.

Nella ripresa il tecnico del Milan Stefano Pioli gli ha chiesto di andare ancora più in profondità mentre il francese ha provato a farlo, ma senza creare molte occasioni.

Il Milan nutrirà grandi speranze per lui a inizio stagione, mentre Ibrahimovic, operato al ginocchio a giugno, non tornerà in campo fino a metà settembre.

All’altro capo del campo si è presentato un altro rookie francese del mercato milanese, Mike Miknon. Incaricato di dimenticare Gianluigi Donnarumma passato al Paris SG, l’ex Lillois non sbaglia.

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Incolpevole nel suo schieramento, soprattutto quando una potente punizione di Manolo Kapiadini (17°) è deviata sulla sua traversa e poi ha bloccato un nuovo tentativo dei genovesi (53°). Era davanti a Fabio Quacliarella (14°, 56°), nei suoi viaggi aerei o pedemontani.

Il portiere n.3 dei Blues ha mostrato grande fiducia nei suoi interventi, soprattutto nel finale molto teso della partita. Una prestazione decisiva, perché il Milan, un po’ corto nella ripresa, non riesce a decollare e Anto Repic sbaglia 2-0 nei supplementari.

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