Un’azienda biotecnologica francese vuole purificare l’aria, letteralmente. Neoplants ha introdotto le proprie piante geneticamente modificate alla fine dell’anno scorso, promuovendo la capacità della pianta di metabolizzare gli inquinanti dell’aria interna che spesso mancano ai tradizionali purificatori d’aria, riferisce il MIT. Revisione della tecnologia. Gli inquinanti, noti come composti organici volatili (COV), sono spesso emessi da fonti come vernici, stufe a gas e materiali da costruzione. Neoplants afferma che il loro innovativo tipo di pothos, chiamato Neo P1, oltre ad essere una pianta d’appartamento resistente ed esteticamente attraente, fornisce un significativo miglioramento della qualità dell’aria interna.
Il co-fondatore di Neoplants Patrick Turby ha spiegato il “doppio approccio” dell’azienda alla revisione della tecnologia. Per prima cosa viene modificato il modo in cui la pianta metabolizza i nutrienti aggiungendo nuovi geni che inducono la pianta a produrre nuovi enzimi che aiutano ad assorbire i COV. Ciò consente all’inquinante di contribuire effettivamente a creare materiale vegetale aggiuntivo che avvia un ciclo di assorbimento di sostanze inquinanti in costante aumento. Successivamente, il processo Neoplant aggiunge ceppi batterici che aiutano a convertire sostanze tossiche come benzene e toluene in amminoacidi e zuccheri che supportano la vita.
su di essa sito webLa società afferma che questi cambiamenti rendono il Neo P1 “equivalente a un massimo di 30 piante d’appartamento regolari in termini di purificazione dell’aria”. Cablato Si noti che i test sul campo al di fuori di un ambiente di laboratorio incombono in relazione a questo vanto. Nuovo Atlante Aggiunge che Neo P1 si presenta in un terriccio appositamente progettato che è arricchito con biochar, un tipo di carbone che, insieme a integratori chiamati Neoplants Power Drops, può aiutare a propagare microrganismi benefici. Turby ha detto al MIT che mentre la sua azienda ha iniziato in piccolo con piante d’appartamento, credono che questa tecnologia potrebbe un giorno aiutare il mondo intero. “Sarei deluso”, dice, “se ci fosse una pianta sulla Luna che non fosse un Nuovo Pianeta”. (Leggi altre storie di aria pulita.)
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