Lo schianto di un’astronave è, per una volta, motivo di festa. La missione Dart (Double Asteroid Redirection Test) di martedì è stato il primo tentativo umano di spostare un asteroide nello spazio.
Scienziati dentro Nasa La Johns Hopkins University si è applaudita e si è abbracciata martedì dopo che un dardo delle dimensioni di un distributore automatico si è schiantato con successo contro Dimorphos, un asteroide delle dimensioni di un campo da calcio che non rappresenta una minaccia per la Terra.
Anche gli spettatori online e gli appassionati di astronomia hanno avuto una giornata campale. Un utente di Twitter ha creato un account con il nome utente “DART the asteroid slayer” e cinguettare: “Sto per distruggere l’intera marcia di questo asteroide.” E poi: “Questo è per il dinosauro”.
C’erano molte altre battute sulla vendetta sui dinosauri:
Altri hanno minimizzato l’autodistruzione del veicolo spaziale:
“No, questa non è la trama di un film”, ha detto Bill Nelson, amministratore della NASA. Twitter Lunedì, riconoscendo che il prequel immaginario della missione è una metafora dei film di fantascienza. Invece di far esplodere il Dimorphos, l’obiettivo dell’agenzia era che la collisione lo disperdesse, una tecnica nota come effetto cinetico.
I ricercatori ora vogliono confermare che la collisione ha alterato l’orbita dell’asteroide. La NASA prevede che l’orbita di Demorphos attorno a un asteroide più grande – Didymos, che ha un diametro di 780 metri – sia stata ridotta di circa l’1%, ovvero di circa 10 minuti.
La dimostrazione di successo della difesa planetaria è stata visibile dalla Terra, incluso dall’Osservatorio astronomico sudafricano e dall’ATLAS (Asteroid Terrestrial Collision Last Alert System) alle Hawaii.
Il Dart è stato lanciato lo scorso novembre e ha trascorso gli ultimi 10 mesi volando nello spazio.
Pietro Calmoscienziato del clima della NASA, sottolineato “Sarebbe fantastico se la NASA stesse testando la capacità di deviare il percorso di un asteroide o di una cometa, se necessario”, ma a differenza di Don’t Look Up, “il pericolo reale, chiaro e presente per l’umanità è ovviamente il collasso della Terra dovuto alla combustione combustibili fossili”.
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