SAG-AFTRA potrebbe impiegare un altro giorno per rispondere all’offerta “ultima, migliore e definitiva” degli studi, mentre il comitato negoziale del sindacato continua a valutare la sua prossima mossa.
Gli studi hanno parlato l’ultima volta con la leadership sindacale sabato pomeriggio, quando un folto gruppo di amministratori delegati ha cercato di chiarire che non avrebbero compromesso ulteriormente.
Dopo questo incontro, alcuni membri del comitato negoziale SAG-AFTRA hanno espresso la loro insoddisfazione per l’offerta degli studi cinematografici. Almeno quattro di loro hanno ritwittato un post in cui esortavano gli attori di serie A a fare pressione sui capi dello studio affinché tornassero a condizioni migliori.
“È ora di fare pressione sugli amministratori delegati”, ha scritto sul poster Chelsea Schwartz, leader della SAG-AFTRA. “Chiama i capi dello studio. Sgridali sui social media. Digli di accettare il nostro accordo. Puoi aiutarci a porre fine a questo sciopero e salvare la nostra carriera! Siamo più forti insieme!”
Hollywood attende con impazienza la risposta del sindacato, e molti sperano di tornare al lavoro il prima possibile dopo un licenziamento di sei mesi.
Sabato, durante una breve riunione su Zoom, i leader di SAG-AFTRA hanno informato che avrebbero avuto bisogno di più tempo per analizzare e discutere l’offerta degli studi prima di inviare la loro risposta. Non era chiaro quando la gilda avrebbe risposto, anche se almeno alcuni dallo studio speravano in una risposta domenica.
Ma già da domenica pomeriggio sembrava che una risposta avrebbe dovuto attendere fino a lunedì, poiché il sindacato continuava a discutere la proposta internamente.
L’offerta degli studi comprende una struttura aggiuntiva basata sul successo nella trasmissione in diretta. Secondo la proposta, gli attori riceveranno il doppio del denaro rimanente se appariranno in uno spettacolo che si colloca tra i più visti sulla piattaforma di streaming.
Gli studi hanno costantemente migliorato quel bonus man mano che i colloqui continuano, ma non hanno accettato la richiesta della gilda di ridurre i ricavi complessivi delle trasmissioni.
Gli studi hanno anche offerto protezioni contro l’intelligenza artificiale e ciò che gli studi hanno descritto come aumenti salariali “storici”. Il sindacato ha chiesto forti protezioni contro l’uso dell’intelligenza artificiale per creare “doppi digitali”. Le preoccupazioni sono particolarmente acute per gli attori secondari, che potrebbero essere tra i primi sostituiti dalla tecnologia IA.
Usando il termine “ultimo, migliore e finale”, gli studi indicano che non ci saranno ulteriori trattative e che l’offerta sul tavolo è essenzialmente una proposta “accetta o rifiuta”. Tuttavia, il sindacato può fare marcia indietro rispetto agli elementi che non gli piacciono e ha sempre la possibilità di rimanere in sciopero.
Lo sciopero è giunto ormai al suo 115° giorno.
Cynthia Littleton ha contribuito a questa storia.
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