Ai piedi del Monte Bianco si festeggia il ritorno di una corsa in gigante. Tornando allo spettacolo domenica, dopo un anno di interruzione a causa del Covit-19, la Door des Giants è disponibile in Valle d’Aosta oltre i 4.000 metri in quattro prove.
Tutti i maratoneti della montagna estrema hanno familiarità con l’Ultra-Trail Door des Giants creato nel 2010 per soddisfare il crescente successo degli eventi di resistenza in alta montagna. Poi è stato definito “La competizione più dura del mondo”. Ma sappiamo che in un mondo di estrema tolleranza, le difficoltà dureranno sempre e solo per poco tempo. Rapidamente, le prestazioni degli atleti in gara si sono avvicinate ai colossi proposti dagli organizzatori della gara.
I 330 chilometri e 24.000 metri di dislivello (da chiudere in un massimo di 150 ore) offerti ai runner sono diventati una passeggiata nel parco. Ma un evento è diventato chiaro, entro 10 anni dalla creazione dell’evento: anno dopo anno, sempre più concorrenti hanno raggiunto il traguardo. Insomma, i giganti rischiano di migrare per molto tempo.
Lungo, alto… con un GPS come unico compagno
Così, in piedi sul dipto, nel 2019, l’organizzazione che organizza i rimorchi VdA ha creato la Door des glaciers. Cioè 450 km e 32.000 metri di dislivello da completare in 190 ore. Mi dispiace un po’. Questo fenomeno in particolare non si riferisce ai ghiacciai della Valle d’Aosta. Se gli atleti non vi corrono, invece, si sfregano troppo le spalle con sentieri, funi o scale munite di percorsi molto alti o viti rilevate solo da Samoiedo.
Per il tempo libero e roba del genere, il comfort è raro: come diciamo nel testo dei tre trailer, tre siti viventi; Ma 27 profughi hanno cercato di recuperare un po’ di forza attraversando diversi passaggi del corso situati ad un’altitudine di oltre 3000 metri.
Altra difficoltà e non meno importante: la prova storica, Door des Giants, quando ben segnalata, con tanti cartelli, frecce e altri striscioni nelle direzioni indicate, gli attaccanti dei ghiacciai possono contare solo sul proprio GPS, giorno o giorno. Notte.
Il ritorno della porta dei giganti
Nonostante tutte le difficoltà di questi ghiacciai del Dor des, secondi solo al nome, ne registrano ancora 64: 15 italiani, 15 francesi e più o meno rappresentanti di paesi (dal Messico al Guatemala passando per gli Emirati Arabi Uniti).
64 Giganti di Ghiacciaio: questo ha dato difficoltà all’evento; Ma questo è molto meno degli 800 registrati per l’evento Queen di “Doors”: Giants! Partiranno a loro volta dal Centro Gormaur domenica 12 settembre alle ore 10.00.
Il meglio arriva mercoledì. Ai piedi del Monte Bianco: Uno dei quattro giganti, Cervino, Gran Paradiso e Monte Rosa, ha ispirato gli organizzatori a dare il nome alla corsa, diventata famosa in soli 11 anni perché attaccata ogni anno. Ancora grandioso.
“TorX”: Round di 4 eventi
Oltre a “Tor des Glaciers” e “Tor des Giants”, altri due eventi fanno parte del round “TorX”:
Il “Tor 130-Tot Dret” (130 km in dialetto elegante) chiuderà tra 44 ore.
“Tor 30” (30 km) sarà percorso in un massimo di 8 ore.
I premi per 4 eventi “TorX” saranno assegnati domenica 19 settembre a Gormaur.
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